sabato 29 settembre 2012

registriamo? Ma anche si.

Sto impazzendo. Che giornata!
Siamo stati chiusi in sala di registrazione dalle 18 alle 22 supergiù.
Abbiamo registrato venti poesie per il nuovo libro di Pasquale Musarra.
Ancora non posso dire nulla è tutto top secret, presto se ne sentiranno delle belle. Un'emozione unica la sala di registrazione, i microfoni l'atmosfera. Ebbene si, sono ancora capace di emozionarmi. La complicità con mio marito poi...durante il lavoro supera quella della camera da letto.
Il pupo lo avevo lasciato da mia madre e alle 23 e 30 quando sono andata a riprenderlo ancora non dormiva, era seduto sul tavolo e stava "disegnando" per quanto concerne il disegno per un bimbo di 15 mesi. Appena mi ha vista non è che abbia fatto tutti questi salti di gioia, normalmente è venuto in braccio ma subito dopo mi ha dato un bacio grande grande grande. In macchina si è addormentato appena toccato il seggiolino e non si è svegliato nemmeno quando, una volta arrivati a casa, l'ho preso spogliato, messo il pigiamino e coricato nel suo lettino.
Le meraviglie del mondo: i bambini!!!
Sono ancora alle prese con la burocrazia dell'uni, ma prima o poi ci riuscirò ad uscirne! Sono ottimista.
*guarda l'orologio...
è tardissimooooo stasera ho sforato alla grande. Buonanotte a tutti.

mercoledì 26 settembre 2012

chi non muore si rivede

No!
Non sono scomparsa e non ho abbandonato il blog al suo destino.
Sto sistemando le pratiche per l'università ed il tempo parziale, che a quanto pare è roba da alieni.
Esiste il manifesto esistono le regole ma nessuno o quasi ne sa niente. Ed allora da una fila all'altra da uno sportello all'altro. Così via fino a quando ho trovato chi se ne occupa.
Qui fa ancora caldo, ancora per poco, ci permettiamo di stare in giardino sul prato e prendere un po' di vitamina D, ergo il blog è un po' trascurato. Ma tornerò presto con varie recensioni, tra pannolini, coppette mestruali e vari libri ( ho ordinato Barcelona finalmenteeee ) avrò molte cose di cui parlare.
A presto.

lunedì 17 settembre 2012

discussione in macchina con marito

IO: I conigli sono liberi nelle campagne e ci va bene così
     Gli uccelli sono liberi nel cielo e ci va bene così
     Le zanzare a mio malgrado sono libere nell'etere e ci va bene (?) così
     I cani sono liberi per le strade e si parla di randagismo...
     E i conigli randagi?
     E gli uccelli randagi?
     E le zanzare randage?
    La verità è che non sappiamo convivere con animali in libertà, dobbiamo tenere tutto sotto controllo. 
    Tutto al guinzaglio. 
    Ma gli uccellini in gabbia NO! Quelli proprio non li tollero.

MARITO: o.O si, il tuo ragionamento non fa una piega.

Meno male che Giosuè dietro dormiva. 

domenica 9 settembre 2012

La foto della settimana

La foto della settimana! -  foto domenicale.
Delle foto, poche righe per riassumere, 

condividere e fissare un momento speciale 
della nostra settimana.

Di mattina, test all'università. Torno mezza morta, mal di testa assurdo e Giosuè appiccicato a me. 
Abbiamo trovato un compromesso: stai sopra la mamma, ma si dorme! 


E papino coglie l'occasione per sfoggiare le sue qualità di fotografo. 

martedì 4 settembre 2012

Allora è così che ci si sente?

Ho affrontato il test per l'università con un' ansia stretta allo stomaco.
Poi non ho provato più nulla, non aspetto i risultati con impazienza, non me ne frega niente.
Ho dormito tanto, ho sperato che il bambino dormisse accanto a me per tutto il tempo necessario a riprendermi.
Lo ha fatto. Non so come si è accodato al mio ritmo sballato.
Abbiamo dormito tutto il pomeriggio ieri, fino alla sera.
Poi lui ha cenato e ci siamo addormentati di nuovo, abbracciati.
Non credo di avere un po' di depressione, passo da uno stato emotivo all'altro. Non me ne frega niente se la gente se la prende per le cazzate, quando le cose che contano davvero passano in secondo piano. Non mi importa di mangiare, non ho fame. Ho sonno e voglia di sognare e poi di scrivere. Scrivere il sogno creare dal nulla, dalla mente dalla voglia che avrei e che non posso dire. Perché ormai è solo questo, il non dire. Non dire come si sta. Non dire niente. Non dire che non farebbe male se uscissi da quella porta per sempre. Non dire non dire non dire. Il non dire alla fine non fa male. Non c'è, è una cosa inesistente.
Quindi per adesso si va avanti così. Io aspetto. Aspetto sempre, finirò per decompormi aspettando.
Finché non avevo figli potevo permettermi questo stato di limbo. Adesso ( fortunatamente ) c'è il mio cucciolo e ci pensa lui a riportarmi alla realtà quando, ogni tanto, mi eclisso un po'.